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Sant'Ivo alla Sapienza, un altro capolavoro di Francesco Borromini

Tra le meraviglie realizzate da Francesco Borromini, la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza ha sicuramente un posto speciale. Restaurata recentemente, fu realizzata tra il 1642 e il 1660, ed è considerata un capolavoro barocco sia per il valore artistico che tecnico.

La chiesa sorge all'interno del cortile del Palazzo della Sapienza, sede dell'antica Università di Roma, originariamente nata, per volontà di papa Leone X, come cappella universitaria dedicata ai Ss.Leone papa e Fortunato martire.
La storia dell'università però è molto più antica e risale al 1303 quando papa Bonifacio VIII fondò lo Studium Urbis, con sede in Trastevere. Nel 1431 papa Eugenio IV acquistò alcuni edifici circostanti. Agli inizi del Cinquecento papa Leone X, fornì una cappella e due cortili e soprattutto donò molto prestigio facendo venire studiosi famosi da tutta Europa. Pochi anni dopo papa Pio IV commissionò la ricostruzione a Guido Guidetti, che progettò però solo il portico del cortile perché morì e fu sostituito da Pirro Ligorio. I lavori proseguivano a rilento e così Gregorio XIII Boncompagni li affidò a Giacomo Della Porta. Papa Urbano VIII Barberini infine scelse Francesco Borromini per portare a termine il complesso progetto.
Proprio per questa complessità e per il progetto del Borromini, i lavori iniziarono nel 1643 e continuarono per oltre 20 anni. La chiesa fu consacrata nel 1660 ma i lavori terminarono definitivamente qualche anno dopo. La biblioteca universitaria Alessandrina invece fu completata dopo la sua morte.

Realizzare questa chiesa fu un lavoro molto complesso condizionato soprattutto dall'esistenza del palazzo e del cortile che lasciavano uno spazio quadrangolare limitato per la costruzione della chiesa. Borromini però non si perse d'animo e da questi limiti ne trasse un'occasione per creare e organizzare gli spazi con grande libertà.
La Chiesa di Sant'Ivo è una fusione di elementi classici e gotici, una continua sintesi tra linee e geometrie, una ricerca perfetta tra elementi interni ed esterni.
Lo stemma di casa Barberini, l'ape, si ripete ovunque nella Chiesa ed e è presente nella pianta stessa dell'edificio.
Prende il suo nome, Sant'Ivo alla Sapienza, perché gli avvocati che avevano patrocinato la costruzione, vollero che che fosse dedicata al loro santo protettore.
Fu chiusa nel 1870 e trasformata in un magazzino per i libri della biblioteca, ma nel 1926 fu riaperta e riconsacrata.

Dalla terrazza dell'Eitch Borromini è possibile ammirare, in tutta la sua magnificenza, lo splendido campanile del Borromini. Inoltre se volete visitare la chiesa vi basteranno soli due minuti a piedi dalle nostre suites.

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