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Francesco Zavattari torna all'Eitch

Roma, Piazza Navona, seicentesco complesso del Palazzo Pamphilj, spazi del Collegio Innocenziano, Eitch Borromini, chiostro, piani quarto e quinto: siamo nella Galleria d’Arte Borromini, luogo di bellezza antica ma anche contemporanea. In uno degli articoli di gennaio abbiamo parlato delle tridimensionali opere di Rubena Bonini, in esposizione da aprile. Ebbene, nello stesso mese, qui si aprirà anche un’altra mostra: di Francesco Zavattari. Artista poliedrico, che ora andiamo a presentarvi.

Il percorso artistico
Nato in Toscana nel 1983, a soli diciannove anni crea la sua prima serie - attirando subito l’attenzione del pubblico e della Critica. Nel tempo, esplora la scultura, l’Art design e l’Art video, la regia teatrale, il restyling di spazi di pregio, le installazioni (anche luminose), le creazioni in tessuto e la fotografia. Contando - e solo vent’anni dopo - altrettante serie ufficiali, quaranta mostre personali, due direzioni teatrali e oltre cinquecento pubblicazioni internazionali, con un’opera che nel 2022 raggiungeva ventisette Paesi in quattro Continenti. La sua ricerca cromatica inizia con lo studio accreditato di centinaia di opere nei tre principali musei di Madrid (Prado, Reina Sofia e Thyssen-Bornemisza), per proseguire con il masterclass e racconto visivo ‘Color State of Mind – Il Colore nel Cinema’. Mentre un argomento purtroppo ancora attuale come quello della violenza sulle donne diventa ‘My Art is Female’: un progetto di serie pittoriche e fotografiche sul valore, l’importanza e la bellezza di ogni donna. Senza dimenticare il progetto fotografico internazionale ‘Timeless’, con il quale Francesco restituisce le atmosfere e la memoria di alcune realtà museali: lo Speelklok di Utrecht, l’Hospital de Bonecas (l’Ospedale delle Bambole) di Lisbona e il londinese Cinema Museum.

Le mostre a Eitch Borromini
Nel 2021, ‘Eitch-In, Eitch-Out’: scatti interni - degli splendidi spazi creati da Borromini e affrescati da Bernini - ed esterni, di Piazza Navona e dell’intera Città. Dal Ristorante della Galleria d’Arte, ‘Terrazza Borromini’, con una splendida vista dall’alto su Piazza Navona e oltre, e dal nostro rooftop con vista panoramica su tutta Roma, già nominato “La Grande Bellezza”. Una prospettiva speciale, quella della nostra storica dimora. Fatta di punti di vista inediti, che hanno spinto Francesco a una vera sfida: quella di catturare angolazioni sorprendenti nella loro luce naturale, senza cavalletti né flash.
Nel 2022, ‘Caput Mundi’ - che vede come locandina l’immagine in apertura. “Da quel momento l’Eitch è divenuto la mia dimora romana, fonte di una costante ispirazione”, commenta il nostro amico artista. Perché, con questo progetto nuovamente fotografico, Francesco racconta Roma da un “osservatorio” privilegiato come il nostro. Di Storia, Arte e Bellezza, dentro e tutt’intorno. Dagli spazi del Collegio Innocenziano, nel cuore del Palazzo Pamphilj e della monumentale Piazza Navona, che ancora oggi richiamano architetti, pittori e scultori di tutto il mondo.

Come dicevamo, da aprile le sue nuove opere torneranno a essere amatissimi ospiti della nostra Galleria d’Arte. Con la mostra ‘Grand Tour: visioni romane’, che già dal nome è una promessa. Di scoperta e di stupore.

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